

Massimiliano Meddi
- Compositore
- Luogo Senago (MI)
- Generi Pop, Rock
- Età 49 anni
- Sesso Uomo
- Livello Professionista
- Iscrizione Iscritto da 3 anni
Media
Filtri
MEDDI - Déjà vu, maître? Peut-être...(s.i.a.e. 2023)
- Ruolo Compositore
- Formazione Solista
- TipoRegistrazione studio
MASSIMILIANO MEDDI - HAMMER HURRICANE (Full Album, 2020 s.i.a.e.)
- Ruolo Compositore
- Formazione Solista
- TipoRegistrazione studio
Biografia
Nato a Roma il 7 marzo 1976. Compositore, cantautore; orchestratore e arrangiatore polistrumentista (voce, chitarra, basso elettrico, pianoforte, synth, organo, batteria, percussioni, flauto dolce, violino); MusicArterapeuta; disegnatore grafico e ideatore immagini di tutti i miei lavori discografici autoprodotti fin dal primo supporto in audiocassetta ad oggi. Diploma di maturità in Scienze Umane; diploma in composizione per Musica da film presso la R.Accademia Filarmonica di Bologna; diploma specialistico presso la Scuola quadriennale di MusicArterapia (Metodo Stefania Guerra Lisi) presso l'U.P.M.A.T, corso accreditato c/o Università degli Studi "Tor Vergata" in Roma. Dopo la prima incisione musicale, datata 1990, segue una durissima e profonda gavetta solitaria da "one man band" condotta tra home studio e studio professionale di registrazione, che culmina con la mia partecipazione alle semifinali del Festival di Castrocaro 1999, in qualità di cantautore. Dal 2000 al 2007 le peculiarità decisamente più elevate, rispetto agli obiettivi del decennio anni Novanta, rintracciabili nel tessuto qualitativo del linguaggio tecnico della regia del suono, unite ad una ricerca affinata della "parola scenica", vedono la nascita di progetti musicali destinati a balletti e musiche di scena. Dal 2008 riprenderò il genere della pop music all'italiana, ma a mio modo, ampliando quelle che erano le basi poste nei 90's, spaziando dalla fusion ad ambientazioni rock progressive. Alcuni lavori saranno di nuovo improntati secondo il modello dei progetti di teatro precedenti, con ampi recitativi parlati, come in due lavori del 2017 e 2018. La mia tendenza compositiva è sempre la medesima fin dagli esordi; consiste nella ricerca assidua del vocabolo desueto che abbia caratteri in comune con la parola scenica. Fin dal titolo stesso di una canzone, mi interessa rintracciare modi di esposizione verbale che il più possibile incarnino il messaggio ed il vero clima insiti in un tema da raccontare. La mia vocalità è naturalmente portata per il genere rock, pur avendo sperimentato diverse sovraincisioni di genere lirico durante la realizzazione dei progetti per le scene (periodo 2002-2003). Tutte queste esperienze sono compendiate nel mio lavoro “Hammer Hurricane” (s.i.a.e. 2020) in cui il vocabolo desueto e le armonie dissonanti vicine alla gestualità free-jazz, offrono una solida immagine sonora ed estetica. La ricerca dell'elemento che rende unico un messaggio tematico è l'obiettivo che mi pongo dal 2000: “la musica è fatta per l'orecchio” - come sosteneva Michel de Saint-Lambert nel XVIII sec. - un errore che non l'offende non è un errore”.
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