Davide Ballarin

Fin da bambino ho avuto un'identità musicale definita, in termini di gusto; ascolto rock da quando avevo 8 anni, grazie a mio zio che da quell'età mi regalava CD dei Deep Purple.

È stato amore a primo ascolto: mi ricordo di una volta, in quinta elementare, di come durante l'intervallo presi lo stereo a CD della maestra di inglese, lo collegai, tirai fuori dallo zaino Made in Europe dei Deep Purple e sparai a tutto volume Stormbringer nel corridoio. Tutti i bambini iniziarono a scatenarsi all'inizio del riff di chitarra.

O ancora, alle medie, quando durante l'ora di musica facevo guardare a tutta la classe i live dei Deep Purple, con enorme soddisfazione.

Passavo la maggior parte delle mie serate non a guardare cartoni animati, ma a guardare i live dei miei idoli del rock.

Ascoltavo Deep Purple (si sarà capito), Led Zeppelin, Guns 'n Roses, Sex Pistols, Green Day, Dire Straits, AC/DC, Pink Floyd...

Finchè decisi che avrei voluto imparare a suonare la chitarra.

Così iniziai un corso privato di chitarra classica, e mi ricordo ancora di come rimasi profondamente impressionato dal maestro di chitarra che suonava Goodbye Blue Sky dei Pink Floyd mentre mi diceva "questa la imparerai anche tu".

Dopo un anno di studio però dovetti interrompere la frequentazione perchè il maestro non potè più seguirmi, di conseguenza continuai a suonare da autodidatta. Il problema è che a quell'età una guida esperta è più che fondamentale.

In ogni caso, riuscii ad imparare accordi, ritmo, tempo... le basi e qualcosa in più, compreso più di qualche brano.

Dopo un paio d'anni decisi di iniziare a suonare la chitarra elettrica, e qui iniziarono i veri problemi, perchè continuavo ad essere senza maestro e senza un programma specifico. Ma nonostante questo, mi divertivo e mi sembrava di andare abbastanza bene. Imparai qualche tecnica per la chitarra elettrica, me la cavavo abbastanza bene, ma non ero granchè.

Nel frattempo i miei gusti musicali andavano evolvendosi, ed iniziavo a scoprire il metal. È stata una conoscenza molto graduale, a volte rallentata dal timore di suoni così aggressivi (a volte temevo di diventare satanista) e distorti. Conobbi i Metallica, gli Skillet, gli Iron Maiden, i Five Finger Death Punch, i System of a Down, gli Slipknot...  e passai lentamente - ma neanche troppo - al lato oscuro, diventando ufficialmente metallaro.

Arrivai ad un punto però, alle superiori, in cui mi accorsi che non stavo facendo progressi con lo strumento e le poche cose che facevo mi riuscivano in modo mediocre. Quindi, preso dallo sconforto e dalla frustrazione, abbandonai la chitarra, convinto che non sarei mai riuscito a raggiungere un buon livello.

Nel periodo di tempo in cui non ho suonato non ho comunque perso i miei gusti musicali, che anzi andavano approfondendosi conoscendo altri gruppi come Pantera, Black Label Society, Gojira, Lamb of God, Amon Amarth e affini. E più li ascoltavo, più mi mancava la chitarra, perchè sentivo la voglia di tenerla in mano e suonare quei riff devastanti.

Ho passato tre anni senza suonare, e in quei tre anni mi sono continuato a chiedere se non fosse stato un errore vendere tutto e abbandonare la musica.

Finchè realizzai che era stato così: un errore. Un grosso errore.

Ho ufficialmente ripreso in mano la chitarra da Novembre 2020, seguendo corsi online di ogni genere. Sono ripartito dall'inizio, come se non avessi mai preso in mano la chitarra, ho corretto lacune e imparato cose che non avevo mai visto. Credo di non aver mai fatto così tanti progressi con la chitarra come li ho fatti da quando l'ho ripresa in mano.

Suono e faccio pratica almeno due ore al giorno (a volte anche 6-8) e divoro corsi, teoria ed esercizio. La differenza è che adesso seguo un percorso specifico, apprendo con criterio e metto in pratica quello che imparo. Non sarò ancora un guitar hero, ma ho molta determinazione e un obiettivo: diventare un chitarrista completo e competente.