Ciao ragazzi, conosciamoci un po’, raccontateci di dove siete e da dove viene il nome della band
Siamo una band originaria di Monza e attiva nell'hinterland milanese e il nome che abbiamo dato alla band deriva da un curioso aneddoto: per preparare il nostro primo concerto abbiamo provato tutta notte in un'atmosfera intima e suggestiva creatasi attorno a noi grazie agli strumenti, alla musica e alle luci soffuse.
Siete davvero tutti giovanissimi, vi va di presentare un po’ i componenti del gruppo?
Certo: Lorenzo Vecchi, il nostro bassista è uno dei due membri fondatori della band insieme al nostro chitarrista Alessandro Calefato. Lorenzo ha studiato basso elettrico con insegnanti privati tra cui Fabio Longo, insegnante della scuola NAM di Milano e a breve comincerà a studiare presso un accademia musicale.
La cantante, Paola Russi, è entrata due anni fa nella band. Possiede una grande estensione vocale e una forte padronanza della voce grazie anche allo studio del canto lirico oltre che a quello pop. Ha iniziato a studiare musica alla Lizard, in seguito ha studiato con l’insegnante Lalla Francia presso l’Accademia 09 di Milano, frequenta inoltre l’ultimo anno del Liceo musicale Zucchi di Monza.
Alessandro ha iniziato a suonare la chitarra grazie al maestro Nino Costantino, ad oggi frequenta il triennio accademico di 1° livello in Popular Music presso il CPM Music Institute di Milano. All’interno della band, oltre ad essere chitarrista, si occupa della gestione del sito web, dei profili social e della parte burocratica. Studia con gli insegnanti Pietro La Pietra, Claudio Bazzari, Luca Nobis, Luca Ballabio e Andrea Marco Ricci.
Il nostro batterista, Alessandro Bazzoli, è entrato nella band circa due anni fa, oltre al ruolo di batterista si occupa anche della parte tecnica del suono sia in live che per quanto riguarda progetti e home recording. Ha suonato con Felice Clemente e ha studia presso il Liceo Musicale Zucchi di Monza.
E infine la nostra Sara Vecchi, tastierista e contrabbassista, è entrata a far parte della band circa un anno fa. Ha iniziato sin da piccola a studiare pianoforte presso la scuola di musica Yamaha: all’età di 15 anni ha deciso di studiare come primo strumento contrabbasso, invertendolo con il pianoforte, presso il Liceo Musicale Zucchi di Monza, dove ha studiato con diversi professori, tra i quali Marius Cojocariu e Francesco Musso. Attualmente frequenta il terzo anno accademico in conservatorio a Cremona, insieme al maestro Marius Cojocariu.
Mi sembrate molto determinati, oggi qual è il vostro obiettivo principale?
Vogliamo sicuramente diffondere il più possibile la nostra musica sia attraverso i live che tramite le moderne soluzioni che il web offre, stiamo infatti cercando di ampliare gradualmente il nostro pubblico perché adoriamo le persone che ci sono affezionate e che cantano con noi sotto il palco.
Quali sono i risultati raggiunti finora di cui andate più fieri?
Nella nostra carriera abbiamo vinto alcuni contest tra cui il Kleisma Digital contest con una versione "home edition" della nostra Borders (video qui sotto, ndr), il Festival dell'Altromondo e il F*ck Factor Music Contest. Siamo fieri di aver suonato in alcuni importanti locali di Milano e dintorni come l'Old Fashion e il Bloom di Mezzago. A ottobre, virus permettendo, suoneremo dal vivo all’Hollywood, storico locale di Milano, sul nostro sito pubblicheremo i vari aggiornamenti e le info per l’evento.
Vi sentite più portati per la dimensione live, per quella studio o per i canali digitali?
Beh la parte che preferiamo della nostra attività sono sicuramente i concerti dal vivo perché amiamo l'interazione che viene a crearsi tra noi e il pubblico, ci sentiamo decisamente più a nostro agio in un contesto live probabilmente anche perché abbiamo più esperienza in questo ambito, ora però stiamo cercando di crescere e trovare i nostri spazi anche in studio.
E se volessimo definire il vostro progetto in una parola?
Probabilmente...dinamico: non siamo proprio capaci di stare fermi ad aspettare che le cose cadano dal cielo!
Che tipo di ricerca applicate al vostro sound?
Vogliamo ricercare sonorità… diremmo “inaspettate”: stupire, emozionare e coinvolgere
Cosa state cercando di trasmettere attraverso la vostra musica?
Sai, in realtà non siamo noi a ricercare il tipo di emozione da trasmettere, ognuno reagisce in modo diverso all'ascolto, forse è proprio quello il nostro obiettivo: lasciare via libera all'ascoltatore di interpretare a suo modo le nostre canzoni.
Chi è il vostro “fan-tipo”, chi ascolta la vostra musica?
Crediamo che il nostro fan tipo sia colui che è affascinato trasversalmente da molti generi musicali, con molte contaminazioni ed influenze.
Qual è stato il primo brano che avete pubblicato e cosa è cambiato da allora?
Il nostro primo lavoro è stato “Borders”, e da allora dobbiamo dire che abbiamo affinato molto le nostre tecniche di composizione e arrangiamento, siamo maturati molto.
E la dinamica del gruppo quando componete nuovi brani? Siete complementari tra voi?
Solitamente a qualcuno di noi viene un'ispirazione musicale a cui poi lavoriamo tutti insieme, un gran lavoro di squadra! Nella suddivisione dei ruoli poi siamo abbastanza poliedrici anche se ognuno di noi è specializzato in un ambito differente, ognuno mette a disposizione della squadra le sue competenze per massimizzare i risultati.
Qual è il lavoro di cui andate più fieri oggi?
Per il momento abbiamo pubblicato il nostro primo EP e siamo molto fieri di questa nostra prima produzione, in particolare di "Hell" che ha riscosso un grande successo.
Avete già un respiro internazionale ma avete mai pensato di scrivere qualcosa anche in Italiano?
Attualmente tutti i nostri brani editi sono scritti solo in inglese ma si, stiamo scrivendo dei brani anche in italiano.
Ci sono tematiche o argomenti specifici che affrontate con i vostri brani?
La nostra musica tocca argomenti quali la condizione femminile, la solitudine e l'individualismo generato dalle connessioni virtuali, l'importanza del tempo e la perseveranza necessaria a raggiungere i propri obiettivi.
Ed ora la più classica delle domande: artisti, brani, album che vi ha influenzato durante il vostro percorso?
Sicuramente The Division Bell, The Dark Side of the Moon entrambi dei Pink Floyd, Burn dei Deep Purple, Stevie Wonder Best Of, Concrete and Gold dei Foo Fighters, Mind, body & soul di Joss Stone e Lungs di Florence and the Machine.
Avete già fatto diverse esperienza live durante il vostro percorso, qual è stata la migliore sinora e dove?
Probabilmente la nostra migliore esperienza live è stata al Bloom di Mezzago, abbiamo avuto un bellissimo riscontro da parte del pubblico, è stato coinvolgente e travolgente 😊
Abbiamo capito che siete un gruppo dinamico e in continuo movimento, a cosa state lavorando in questo momento?
Ultimamente stiamo scrivendo molto, durante il periodo della quarantena sono emerse idee profonde, ognuno di noi è riuscito a comporre musica in modo molto personale, non vogliamo anticipare nulla ma probabilmente presto pubblicheremo qualcosa, seguiteci, ci saranno grandi novità!
Ringraziamo gli Insomnia per questa bella chiacchierata, qui sotto tutti i link ufficiali dove poterli seguire ed ascoltare la loro musica
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